appello dall’Avvenire per l’approvazione della legge sul Testamento Biologico ferma in Parlamento; legge che noi giudichiamo, invece, inaccettabile

“Questione di democrazia”. Con un editoriale in prima pagina dal titolo perentorio, l’Avvenire, quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana, lancia un ultimatum al Parlamento affinchè in questa legislatura venga approvata la legge sul biotestamento ferma nei cassetti da mesi, dopo i passi avanti nella prima parte di legislatura grazie alla convergenza Lega-Pdl-Udc. “Il nostro auspicio – è scritto nell’editoriale firmato dall’ex Presidente della Commissione di bioetica Francesco D’Agostino- è che venga approvato il testo di legge che, con accurato rispetto per civilità e persona umana, è stato elaborato nel Parlamento”

Invitiamo tutti a meditare su queste singolari forzature, su queste pressioni affinché venga approvata una legge ingiusta, anticostituzionale, illiberale e contraddittoria. Il testo di legge è tutt’altro che rispettoso della persona umana, basti pensare che demanda ad altri le decisioni che ognuno dovrebbe prendere per se.

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