Giorno del ricordo e della speranza

Sono trascorsi 6 anni dalla morte biologica di Eluana, conclusione del calvario che aveva segnato la famiglia Englaro e la lotta di Beppino  per oltre 17 anni.

Le tensioni che avevano caratterizzato quel periodo sono oggi stemperate, ma ancora ci sono persone e famiglie che si trovano, o potranno trovarsi, in situazioni drammatiche simili.

Certo: centinaia di Comuni si sono dotati del Registro per le Dichiarazioni Anticipate di Trattamento, migliaia di persone hanno potuto lasciar scritte e depositate le proprie convinzioni in materia di trattamenti medici e fine vita, alcune Regioni hanno legiferato (o lo stanno facendo) per la creazione di Registri regionali con l’ausilio delle Aziende Sanitarie … ma manca ancora una Legge su scala nazionale (pur esistendo varie proposte depositate in Parlamento) che regoli, coordini e uniformi la possibilità per ognuno (per noi semplice e naturale) di palesare le proprie volontà, quasiasi esse siano, con la certezza del rispetto.

La vicenda Englaro ha avuto il merito, come altre prima, e dopo, di scoprire situazioni e vicende anche poco note, di creare occasioni di confronto, di approfondire temi di carattere medico ed etico. Ora sono maturi i tempi in cui dalla mobilitazione e dall’informazione si passi ad una buona Legge, concretizzando l’impegno e le aspettative di molti.

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